N.1 2023 - Scientia | Giugno 2023

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Il portale Archivi della scienza: uno strumento per la valorizzazione della documentazione storico-scientifica

Francesca Nemore

Sapienza Università di Roma; francesca.nemore@uniroma1.it

Abstract

Valorizzare gli archivi significa farli conoscere e renderli fruibili a tutte le tipologie di utenti, compresi quelli che di solito non si recano nelle sale di studio degli istituti di conservazione. Per valorizzare è, quindi, necessario far incontrare il patrimonio documentario e i suoi potenziali fruitori attraverso un linguaggio semplice, narrativo, comunque non destinato ai soli addetti ai lavori. Il contributo qui proposto intende presentare le diverse modalità di conservazione e valorizzazione del patrimonio documentario storico-scientifico, attraversando le attività che sono state svolte negli anni. Partendo, quindi, dal censimento degli archivi scientifici avviato nel 1988 dall’Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL, passando attraverso quanto detto nel Convegno internazionale “Gli archivi per la storia della scienza e della tecnica” svoltosi nel 1991 e alla breve vita del portale Archivi del ’900, si arriverà a presentare il portale Archivi della Scienza (https://www.archividellascienza.org/it/), online dal febbraio del 2019. Archivi della Scienza offre al suo interno percorsi di valorizzazione e di ricerca che vogliono essere un punto di incontro tra le esigenze degli utenti esperti, che hanno necessità di dati puntuali e riferimenti precisi, e quelle di un pubblico generalista che si approccia al sito per curiosità verso alcune tematiche.

English abstract

Valuing archives means making them known and usable by all types of users, including those who usually do not go to the research rooms of conservation institutes. To enhance it, therefore, it is necessary to bring together the documentary heritage and its potential users through a simple, narrative language, in any case not intended only for insiders. The contribution proposed hereintends to present the different methods of conservation and enhancement of the historical-scientific archival heritage by going through the different activities that have been carried out over the years. Therefore, starting from the census of the scientific archives started in 1988 by the Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL, passing through what was said in the international conference “Gli archivi per la storia della scienza e della tecnica” held in 1991 and the Portale Archivi del ’900’s short lifespan, up to illustrating the Archives of Science portal (https://www.archividellascienza.org/en/), online since February 2019. Archives of Science offers internal enhancement paths and research that want to be a meeting point between the needs of expert users, who need punctual data and precise references, and those of a general public who approaches the site out of curiosity about certain topics.

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Comunicare per tutelare. Gli archivi della scienza tra tradizione e innovazione

L’art. 9 della Costituzione della Repubblica italiana recita: «La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione». La Carta costituzionale esplicita in due capoversi i nodi fondamentali che soggiacciono a qualunque attività si voglia svolgere sul patrimonio culturale cioè per tutelare un bene culturale è necessario valorizzarlo e renderlo accessibile al più ampio pubblico possibile. Per quanto riguarda gli archivi della scienza il ciclo virtuoso previsto dalla Costituzione si è iniziato ad attuare solo a partire dalla seconda metà del Novecento.

Nonostante nel 1925 il chimico Emanuele Paternò avesse invitato i soci dell’Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL, di cui era presidente, a raccogliere e pubblicare la documentazione degli scienziati italiani per renderne noto l’operato, la consapevolezza dell’esistenza e dell’importanza di un cospicuo patrimonio documentario relativo alla scienza e alla tecnologia conservato in archivi e biblioteche, ma anche in istituti di altro tipo, ha iniziato a farsi strada tra gli storici della scienza e anche tra gli archivisti, soltanto sul finire del Novecento. La necessità di conservare e mettere a disposizione dei ricercatori la documentazione scientifica era ben chiara ad un altro chimico e presidente dell’Accademia dei XL, Giovanni Battista Marini Bettòlo, che alla fine degli anni Ottanta cercò e raggiunse un accordo con il direttore generale dell’Ufficio centrale per i beni archivistici del Ministero dei beni culturali e ambientali, Renato Grispo, per avviare il censimento della documentazione scientifica che «si trova spesso depositata in archivi pubblici – dello Stato o degli enti locali – e privati, che non sempre la conservano in forma accessibile agli studiosi e tanto meno ordinata. Questo difetto è anche comune ad alcuni archivi pubblici così che lo studioso è spesso di fronte a difficoltà dovute non solo a problemi dell’accesso, ma anche alla mancata conoscenza dei proprietari o dei custodi della esistenza delle carte, della loro consistenza e dei loro contenuti» [Marini Bettòlo, 1995, p. 38].

Il primo censimento avviato nel 1988 dall’Accademia dei XL, in accordo con l’amministrazione archivistica, prevedeva l’invio a enti di diversa tipologia e natura, con sede su tutto il territorio italiano, di un breve questionario in cui si chiedeva di segnalare la presenza di archivi, manoscritti ed epistolari relativi alla storia della scienza e della tecnica. Alla fine dell’anno l’Accademia aveva ricevuto 101 risposte, quasi tutte da archivi pubblici, anche se furono individuati 170 archivi della scienza e della tecnologia esterni al circuito degli archivi di Stato.

Questo primo censimento fu al centro del Convegno internazionale di studi “Gli archivi per la storia della scienza e della tecnica” del 1991 organizzato dall’Accademia dei XL e dall’Ufficio centrale per i beni archivistici a Desenzano del Garda.

A Desenzano furono presentati i primi risultati del censimento e presentate le altre attività in corso ma, soprattutto, furono messi in contatto gli operatori dei settori interessati: archivisti, storici e storici della scienza, consentendo, così, l’attivazione di un circolo virtuoso che mise al centro dell’attenzione il valore storico e culturale di queste fonti. Gli archivi della scienza e della tecnica si rivelarono fonti indispensabili per conoscere il ruolo svolto dalle diverse discipline scientifiche nello sviluppo industriale, sociale ed economico italiano, ma anche per approfondire l’apporto che gli scienziati italiani hanno dato in ambito internazionale. Si pensi, ad esempio, alla documentazione relativa al CERN e all’EURATOM consultabile nell’archivio di Edoardo Amaldi e all’importanza che lo studio di queste fonti ha per conoscere, comprendere e approfondire il ruolo fondamentale che la scienza ha avuto nello sviluppo industriale, sociale, politico ed economico italiano.

Lo sviluppo del web e la possibilità di mettere in rete le descrizioni degli archivi se non, addirittura, di interi fondi documentari, o loro parti scelte, hanno comportato una maggiore possibilità di diffusione della conoscenza degli archivi, in particolare di quelli scientifici che, nel corso degli anni, sono stati oggetto di alcuni interessanti progetti di valorizzazione che sono poi culminati nel progetto del portale Archivi della scienza.

Riguardo la presenza di progetti e siti internet dedicati, anche se non in modo tematico, agli archivi della scienza, è qui il caso di citare il portale Archivi del Novecento. La memoria in rete è stata promossa dal BAICR (Consorzio Biblioteche e Archivi degli Istituti Culturali Romani), nato nel 1991 e dismesso nel 2012, che aveva il fine di rendere accessibili e fruibili i patrimoni archivistici degli enti aderenti, tra cui l’Accademia dei XL. Agli stessi enti che hanno dato vita ad Archivi del Novecento si deve Lazio ’900, un portale nato con le stesse finalità del precedente ma dedicato soltanto agli archivi che hanno sede nella regione Lazio. Un cenno lo meritano, poi, il portale dedicato agli archivi della Facoltà di scienze matematiche, fisiche e naturali di Sapienza Università di Roma, nato nel 2019, e il progetto Voci della scienza, realizzato nel 2013 dal Museo della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci (MUST) di Milano, con il sostegno finanziario della Fondazione Cariplo, per rendere fruibile una parte consistente del proprio patrimonio documentario (bibliografico, archivistico e museale). Tutte queste esperienze, alcune, purtroppo, esaurite, altre ancora in corso, costituiscono il background da cui nasce il portale Archivi della Scienza che vede nell’Accademia dei XL e nel MUST i due soggetti che lo hanno promosso e sviluppato in collaborazione con il Dipartimento di lettere e culture moderne di Sapienza Università di Roma, con il Museo Galileo di Firenze e con l’Istituto centrale per gli archivi (ICAR).

Il portale Archivi della Scienza

Valorizzare gli archivi significa farli conoscere e renderli fruibili a tutte le tipologie di utenti, compresi quelli che di solito non si recano nelle sale di studio degli istituti di conservazione. Per valorizzare è, quindi, necessario far incontrare il patrimonio documentario e i suoi potenziali fruitori attraverso un linguaggio semplice, narrativo, comunque non destinato ai soli addetti ai lavori.

Il portale degli Archivi della scienza, inaugurato e messo online nel mese di febbraio del 2019, vuole, nelle intenzioni dei suoi ideatori, essere proprio un punto di incontro tra le esigenze degli utenti esperti, che hanno necessità di dati puntuali e riferimenti precisi, e quelle di un pubblico generalista che si approccia al sito per curiosità verso alcune tematiche o, più semplicemente, perché è capitato per caso nel corso della navigazione in rete.

Il progetto del portale è stato sviluppato grazie ad un finanziamento ottenuto nel 2014 dall’Accademia dei XL e dal MUST nell’ambito della legge n. 6/2000 «nata dalla necessità di sostenere e potenziare le istituzioni esistenti impegnate nella diffusione della cultura scientifica nei suoi molteplici aspetti e di contribuire alla tutela e valorizzazione del patrimonio tecnico-scientifico di interesse storico conservato nel nostro paese».

Proprio per agevolare l’approccio e la condivisione delle informazioni contenute in Archivi della scienza, il portale è diviso in diverse sezioni che, come si legge nel volumetto di presentazione, hanno lo scopo «di consentire a chiunque sia interessato, e per qualunque finalità, di disporre di uno strumento per la localizzazione degli archivi delle istituzioni di ricerca scientifica e delle carte personali degli scienziati».

Caratteristiche salienti del portale sono l’ampiezza delle descrizioni archivistiche, che, come si vedrà in seguito, sono messe a disposizione degli utenti con diverse modalità in italiano e in inglese, e la possibilità per gli utenti stessi di contribuire all’incremento delle banche dati. Infatti, come si legge nella sezione «Contribuisci», il sito «non è il punto di arrivo ma il punto di partenza di un percorso di partecipazione e condivisione nella tutela e valorizzazione di questo patrimonio culturale».

L’homepage garantisce la ricerca e l’accesso ai contenuti del sito dalla sezione «Archivi», cliccando sui punti evidenziati su una carta geografica dell’Italia, attraverso le sezioni dedicate ai soggetti produttori di archivi, consultando le pagine narrative dedicate a storie, percorsi e protagonisti o, infine, consultando la cronologia. È possibile, inoltre, effettuare la ricerca anche per parole chiave inserendole nell’apposita maschera posta nella parte alta del sito. Immediatamente sotto alla maschera si trova un link per accedere alla «Guida alla ricerca» che aiuta gli utenti meno esperti a muoversi all’interno del sito, partendo dalla spiegazione di che cos’è un archivio e arrivando a guidare l’utente attraverso le diverse pagine del portale in base alle sue esigenze di ricerca.

La sezione «Archivi», in continuo accrescimento, offre un elenco ordinato alfabeticamente di oltre duemila fondi e serie archivistiche. Cliccando sulla singola voce è possibile accedere alle informazioni di base sui diversi archivi: soggetto produttore, soggetto conservatore, consistenza, contenuti, estremi cronologici, strumenti di ricerca eventualmente disponibili (tradizionali e/o tecnologicamente evoluti), condizioni di conservazione e accesso, consultabilità̀ e bibliografia. All’interno del portale è possibile anche consultare gli inventari dei fondi archivistici conservati presso il MUST, l’Accademia dei XL e il Dipartimento di lettere e culture moderne di Sapienza Università di Roma, oltre che la storia istituzionale o la biografia dei soggetti produttori e conservatori.

Ad affiancare queste sezioni maggiormente rivolte ad un pubblico di addetti ai lavori, archivisti e storici della scienza, sono stati prodotti e resi disponibili una serie di contenuti maggiormente divulgativi che vogliono illustrare la storia della scienza, o particolari eventi ad essa relativi, partendo dagli archivi che ne contengono tracce. Queste pagine divulgative, in costante aggiornamento e accrescimento, possono essere incrementate anche grazie al contributo degli utenti del portale che possono inviare storie, più o meno lunghe, che raccontino particolari eventi o protagonisti del mondo della scienza e della tecnica. Accedendo alla sezione «Storie» si possono trovare narrazioni brevi su eventi particolarmente significativi per la storia della scienza o relativi alla divulgazione scientifica, come il Documentario dei primati scientifici e tecnici italiani o la prima Mostra sulle terre italiane d’oltremare. Dalle «Storie» si passa ai «Protagonisti»: persone e istituzioni che hanno fatto la storia della scienza. Tra i «Protagonisti» si possono trovare Vito Volterra e il Consiglio nazionale delle ricerche, ma anche Laura Bassi, la prima donna professoressa universitaria, Ginestra Giovene Amaldi, prima donna ad occuparsi di divulgazione scientifica in Italia, e Antonio Vallisneri, che si dedicò allo studio del rapporto tra medicina e scienze naturali. Nella sezione «Percorsi» si trovano, invece, narrazioni tematiche più lunghe, suddivise in tappe che raccontano il rapporto tra la scienza e l’ecosistema marino e montano.

Un ulteriore punto di accesso ai contenuti del sito è dato dalla «Cronologia», un percorso per tappe significative che si sviluppa dal 1603, anno della fondazione dell’Accademia nazionale dei Lincei, al 2018, anno della spedizione «Polarquest». Nella «Cronologia» si possono trovare brevi descrizioni dei principali eventi e link, interni al sito, che rimandano agli archivi che contengono documentazione su quegli stessi eventi.

Il portale offre anche una sezione dedicata alle risorse bibliografiche relative agli «Archivi della scienza», risorse dedicate in particolare agli scienziati e alle istituzioni scientifiche, curate dalla biblioteca del Museo Galileo di Firenze.

Nelle intenzioni dei suoi ideatori e curatori, Archivi della Scienza vuole essere un punto d’incontro per chi detiene documentazione d’archivio, offrendo «la possibilità di confrontarsi con esperienze fatte da altri in realtà correlate, costituendo un incentivo alla diffusione di buone pratiche archivistiche e un elemento di sensibilizzazione delle comunità scientifiche e dei singoli ricercatori per la salvaguardia della documentazione propria e di quella prodotta dall’organizzazione pubblica o privata di appartenenza».

Il portale offre, inoltre, «strumenti di condivisione e di dialogo tra i diversi patrimoni archivistici attraverso i linked open data e la sua struttura aperta al contributo di chiunque intenda partecipare al suo arricchimento» [Paoloni, 2019, p. 103].

Archivi della Scienza vuole essere, in linea con quanto previsto dalla l. n. 6/2000, uno strumento aperto e accessibile, che consenta lo sviluppo di un rapporto di reciproco scambio tra archivisti, storici della scienza, detentori e produttori di archivi, ma anche con il mondo dell’università e della scuola, insegnanti e studenti, che costituiscono uno dei target primari per cui il sito è stato creato.